Review – Roli – Seaboard Rise – Recensione

Roli – Seaboard Rise
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Roli – Seaboard Rise

Se pensate a un controller MIDI ad alte prestazioni, probabilmente verrà in mente l’immagine di una tastiera. Che la tastiera rimane lo strumento scelto dalla maggior parte dei musicisti è un dato di fatto, data la sua evoluzione dei sintetizzatori e prima di loro, il piano stesso. Ma non è necessariamente la scelta più “performante”, infatti se stai programmando parti musicali per archi, percussioni, strumenti a fiato, ottoni o di qualsiasi altro strumento che non dispongono di una tastiera, non si avrà una “vestibilità” perfetta. In alcuni casi, utilizzando una tastiera per la programmazione in realtà rende la vita più difficile.

Oltre a utilizzare la superficie per attivare le note, è possibile eseguire i comandi gestuali per tutta la lunghezza di una chiave, come il dito trascina su e giù per la superficie, svolge gli effetti di vibrato muovendo il dito da un lato all’altro. Altrettanto importante, il Grand offre veramente molti livelli di performance. Anche se il keybed permette anche di suonare la tastiera più tradizionale, che incoraggia la sperimentazione nelle prestazioni che genera. Il Grand fornisce anche dei controllori posti intorno alla tastiera con quali si attiva la riproduzione di esaltatori per le note suonate sulla tastiera. Il costo è considerevole, più di 3000€ per la Grand, è ovvio che potrebbe essere fuori della portata della maggior parte di noi.

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Rise Seaboard. Si tratta di una versione a due ottave, frutto dell’esperienza Seaboard a meno di un quarto del prezzo del Grand, con una superficie di gioco più piccola ma comunque di funzionalità simile, come ad esempio i sensori posti ai lati della tastiera e le “strisce” a fianco di ogni nota. Altrettanto importante, ulteriori controlli MIDI “dopanti” sono inclusi, espandendo notevolmente il suo mandato.

Diamo un’occhiata alla line-up e una carrellata di funzioni. A differenza del Grand, la tastiera dispone di una striscia bianca lungo ciascuno dei quali sarebbero le note nere, che aiutano a identificare le note giuste in condizioni di scarsa luminosità. Essendo MIDI tutti i tasti possono essere mappati a piacere. Rise si collega al computer tramite USB, ed è disponibile anche l’opzione wireless Bluetooth.

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Il software Equator può funzionare stand-alone o come plug-in DAW-hosted. Equator funziona, anche se ha una capacità più limitata, se si attivano più controller contemporaneamente della tastiera. La parte superiore della Equator offre tre oscillatori, un generatore di noise e due moduli di esempio che consentono di caricare le forme d’onda all’interno del database di Equatore. Quest’ultima sezione è dedicata Bitcrusher, distorsione, EQ, chorus, delay e riverbero, con una vasta e piacevole gamma di parametri da poter variare. Tuttavia, il vero divertimento sta sotto, dove i comandi gestuali possono essere mappati. Questo è ben spiegato al  primo avvio di Equator. Con Seaboard è possibile mappare non solo i comandi gestuali da keywaves ma anche assegnare i controller aggiuntivi dell’ Aumento, tra cui il pad XY e le tre, cursori completamente configurabili.

Il concetto intero Seaboard è eccellente, dalla qualità del costruire alla capacità straordinarie prestazioni offerte non solo dalle keywaves, ma dai controllori del nastro che circondano l’area. E’ emozionante immaginare che la combinazione Seaboard / Equator potrebbe svilupparsi ulteriormente nei prossimi mesi e anni. Non posso essere l’unico a desiderare che mi piacerebbe vedere i suoni del Omnisphere 2 “mappabile” direttamente ai controllori di Seaboard, per citare solo un esempio.

Il costo è di circa 800€


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