Guestar ti mette in contatto con tutti i tuoi artisti preferiti:
proponi un evento epico e fatti scegliere.
Nata due anni fa, la piattaforma Web creata da Spaceship Management, società italiana che gestisce le carriere di cantanti e gruppi, mette a disposizione degli utenti un cast di artisti disposti a suonare, gratis, a domicilio. Ma aggiudicarsi lo show privato non è facile: serve un (bel) progetto di ospitalità. Si parte con due nomi doc: Dargen D’Amico e Afterhours.
Cosa fa di concreto Guestar?
“Guestar ti mette in contatto con tutti i tuoi artisti preferiti: proponi un evento epico e fatti scegliere”: la cosa sembra piuttosto facile e, in effetti, lo è. Forse gli artisti preferiti non saranno ancora proprio tutti disponibili ma la versione 2.0 degli house concert, ovvero di quei concerti privati ospitati direttamente nel salotto di casa, o in taverna, o in giardino, si organizzano quasi con un click. Non serve disporre di una strumentazione all’avanguardia, né allestire un palco ultratecnologico; bisogna però essere creativi e avere uno spazio, anche esiguo, dove far suonare il gruppo. E offrire la migliore ospitalità. Ma “vincere” non è un gioco: la competizione è spietata e non è detto che la “migliore” proposta, la più faraonica o esteticamente perfetta, venga poi scelta. Perché a scegliere sarà sempre e solo l’artista. Dopo l’iscrizione al sito, assolutamente gratuita, chiunque potrà creare un evento: descriverà la propria idea di live, con foto e/o video, raccontando perché vuole proprio quell’artista. Sarà forse che siamo un popolo mediterraneo e la buona cucina l’abbiamo nel DNA, ma la maggior parte degli eventi non mancano di segnalare anche la proposta culinaria, quasi sempre molto casalinga. Tra grigliate all’aria aperta e menù regionali, i live di Guestar finiscono spesso per trasformarsi in una festa collettiva, in cui alla fine ci si sente quasi come un gruppo di amici che si è ritrovato per una scampagnata.
Così funziona Guestar, la piattaforma Web gratuita nata nell’estate del 2014 da un’idea dei soci fondatori di Spaceship Management (Enrico Mutti, Francesco Gaudesi e Paul Sears), agenzia di management di artisti come The Bloody Beetroots e Andrea Nardinocchi. “Fondamentalmente la differenza tra gli house concert e quello che offriamo noi non esiste”, spiegano da Spaceship Management. “Guestar.com è uno strumento che permette di organizzare home concert e vivere questa entusiasmante esperienza. L’obiettivo a lungo termine è avere all’interno della piattaforma non solo musicisti conosciuti ma anche artisti di talento che non hanno accesso ai canali tradizionali del live e permettere loro di poter organizzare un tour anche in tutta Italia all’interno di abitazioni private. Crediamo con forza che ci sia bisogno di dare spazio in maniera alternativa alla musica live e questo servizio ci sembra una buona strada. Il format che abbiamo creato e che prevede che un artista si renda disponibile in una data precisa e stimoli i possibili ‘guest’ a invitarlo a casa propria è il nucleo della nostra idea di house concert. Il futuro coinvolgimento di grandi artisti, dei loro management e delle etichette discografiche potrà permettere ai fan di avere più scelta ma la modalità in cui si svolgeranno gli eventi rimarrà la medesima. Per ora il nostro approccio è molto flessibile. L’idea è quella di seguire gli utenti e vedere come usano la piattaforma, assecondare le loro richieste in modo da intravedere gli sviluppi successivi insieme a loro”.
I primi ad aver aderito a Guestar sono nomi eccellenti della nostra musica: Dargen D’Amico, uno dei più interessanti cantautori in circolazione, cultore dell’hip-hop, dj e manipolatore di beat. Jacopo D’Amico, classe 1980, già parte del roster di Spaceship Management, ha aderito per primo a Guestar “offrendosi” per ben tre date. Era già in tour, per portare in tutta Italia il suo nuovo lavoro, D’iO, e decidere di suonare gratuitamente per qualche fan a domicilio non è stato un problema. Anzi. “Quanto tutto è partito, si sono guardati intorno e hanno cercato una cavia, trovando me”, racconta Dargen, che ha appena completato i suoi tre concerti Guestar. “Appena me ne hanno parlato ho accettato subito: è una cosa che mi stimola molto, soprattutto in un momento come questo in Italia dove il mercato dei live è molto compresso, specialmente per la fascia media, ovvero per coloro che non rientrano né tra gli artisti ‘piccoli’ né in quelli ‘grandi’. Penso che Guestar possa dare nuova linfa al mondo dei live. Non ti nascondo poi che, essendo io una persona molto curiosa, non sarei riuscito a dire di no: andare in casa di una persona, incontrarla, conoscere i suoi luoghi, suonare per lei, testare la sua fantasia nel proporre un evento… è tutto molto attraente.
Gli Artisti
Ogni evento Guestar ha le sue peculiarità ed è stato anche completamente distante da quello che era successo la volta prima. Sono concerti frutto della fantasia: questa è la caratteristica principale. Nessun evento è uguale all’altro”. E poi, forse non è così scontato pensarlo, partecipare a un evento Guestar è un po’ come tornare a scuola: “Quando ti trovi su un palco e non puoi avere un contatto visivo con chi hai davanti è come essere tra te e te. Invece in questi casi entri nella casa delle persone, magari sono in 15, che sono lì e ti guardano e tu vedi benissimo loro, a pochi centimetri, e hai un contatto visivo con tutti… ecco, in quel momento è molto più difficile rimanere sul pezzo. Vieni distratto, ti guardi intorno, osservi le reazioni. È interessante da quel punto di vista come avviene la reciproca ‘comunicazione’: è come un esame”. Spiegano da Guestar: “Il reclutamento degli artisti è venuto naturale: nella prima fase, quella tuttora in corso, abbiamo raccontato il progetto ad alcuni musicisti a noi vicini come Dargen D’Amico o, come nel caso di Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours, da sempre impegnati nel mettersi in gioco nonostante un certo grado di popolarità ed esperienza maturata in quasi trent’anni di carriera. La piattaforma era completamente sconosciuta e non vi era altro modo se non il contatto diretto per spiegare il progetto. Nelle ultime settimane invece stiamo ricevendo parecchie richieste. Sembra davvero che anche gli artisti siano inclini a suonare dal vivo in ambienti diversi da quelli consueti”.
Domande frequenti – FAQ
Perchè iscriversi?
Come funziona?
Quanto costa? L’artista vuole un compenso?
L’artista ha delle richieste tecniche che vuole che io soddisfi, cosa devo fare?
Sono un artista posso iscrivermi anche io?
Mi piacerebbe assistere da spettatore ad un evento Guestar, come posso fare?
Link Guestar: http://www.guestar.com/
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MdP – Manuale del Producer
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