Ableton Push 2

Ableton Push 2 – Review

Il nuovo Ableton Push è qui…Da lontano, sembra la stessa griglia rettangolare con alcuni pulsanti colorati. Ma il suo utilizzo di persona è un’esperienza completamente diversa. Abbiamo avuto modo di trascorrere un po di tempo in compagnia del nuovo Push, ora sappiamo dirvi cosa si prova…
Ableton ha mantenuto lo stesso layout e fattore di forma di base del Push 1, ma in qualche modo ha migliorato ogni singolo dettaglio. Un’autentica raffinatezza hardware per l’integrazione di software e funzionalità.

 

 

Il peso e le dimensioni sono più o meno gli stessi, mai in ogni punto è più dettagliato e preciso.

Il nuovo Push è semplicemente ad una classe al di sopra di qualsiasi altro hardware nel settore, al momento.
Risulta migliore non solo a livello qualitativo ma è anche quantitativamente diverso. I pulsanti sono inferiori del profilo; emergono solo leggermente dal frontalino. Le tolleranze per ogni bordo sono più strette. L’unità stessa è più sottile. In pratica, tutti questi cambiamenti sottili significano che il tutto risulta più chiaro, e il feedback tattile è più solido e consistente, questo oggetto fa crescere il desiderio di creare musica. In realtà, è quasi imbarazzante mettere i due Push fianco a fianco e rendersi conto di quanto i pulsanti e pad oscillano intorno al primo Push (i trigger in particolare), o quanto meno soddisfacenti le superfici sono al tatto.
A sinistra, il nuovo Push; sulla destra, il vecchio.

La finitura superficiale è diversa, e sembra “inattaccabile” dai graffi, ho cercato di graffiare ma non ci sono riuscito. Significativamente migliorata, risulta la facilità di lettura dei singoli tasti retro illuminati e delle impostazioni visualizzate dal nitido display.

E a proposito di schermi, sì, il display è stupendo. Grafica nitida per illustrare alcuni concetti (come i filtri). Non è un touchscreen, forse dovremmo aspettare la prossima versione di Push per questo.
Con i nuovi display e tutto questo colore, naturalmente, l’alimentazione USB non è abbastanza. Sarà necessario inserire l’alimentatore esterno per usarlo correttamente. Se qualcuno inciampa nel cavo di alimentazione, il nuovo Push rimarrà operativo, ma la luminosità sarà molto debole. Non solo leggermente diminuita come nel caso del vecchio modello, ma quasi al buio.
In Push 2 manca anche la porta MIDI, come si trova sul Launchpad di Novation Pro. D’altra parte, Push non funziona standalone, cosicché l’omissione della porta Midi risulta insignificante. Come nel vecchio, è possibile collegare il jack pedale.

Niente di tutto ciò che conta è fuori dal contesto. Il vero banco di prova del Push 2 è  l’estensione hardware del Live.
Insieme ai miglioramenti del software Live 9.5 (in particolare l’integrazione con la nuova Simpler), Push 2 promette tre principali aree di innovazione.
1. E ‘più divertente da giocare.
2. Rende il campionamento di un flusso, un lavoro integrato.
3. Promette di dare più tempo a lavorare con l’hardware, e meno a “combattere” con monitor e mouse.
Diamogli un’occhiata.

Più divertente da suonare.
Credo che il più grande affare del Push 2 è che la griglia si avverte al tatto in maniera sublime. Il primo Push era abbastanza sensibile, ma non così.
Push 2 è un’altra storia. I tasti sono morbidi al tatto.
Per quanto riguarda questo tipo di design pad, questo è assolutamente il nuovo punto di riferimento. L’unico dispositivo che si avvicina è il Roger Linn Linnstrument – e questo è un dispositivo di fascia alta.

Il campionamento è ora parte del flusso di lavoro.
Push era sempre abbastanza buono come controller per Ableton Live, ma gli utenti di batterie elettroniche – sia hardware dedicato o software integrati come Maschine e le nuove PPM – hanno altre aspettative. Si vuole essere in grado di avere hands-on completo controllo dei vostri campioni direttamente sull’ hardware.
Naturalmente, Ableton Live per sé è stato un po ‘limitato in questo senso.
Il nuovo Push risolve questo grazie ad un Simpler son software aggiornato che ad un display a colori che permette di vedere quello che stai facendo con i campioni sull’hardware Push. La combinazione è irresistibile.
In primo luogo, bisogna ricordare il modo doloroso vecchio di fare le cose: trovare una clip, deformare esso, oppure un MIDI, aprire il Drum Rack etc…

Con Ableton 9.5 è immediatamente possibile manipolare i campioni con Simpler come campione in loop (“Classic”), un 1-shot o Slicing. Con le impostazioni della modalità Live si vede da subito come il file è allungato e sarà riprodotto, e per tagliare il campione, è ora possibile regolare la sensibilità in tempo reale con un singolo controllo.

Davvero non c’è bisogno di guardare lo schermo o toccare il mouse. Quindi selezionare la modalità uno (Classic, One-Shot, o Slicing). E improvvisamente, la griglia 8 × 8 di Loop rende carichi di significato: si balla attorno al campione dai controlli, o sequenza di step, o comporre con particolari parti del suono.
Per strumentisti o cantanti, per gente che fa registrazioni sul campo o chi ama raccogliere suoni, Push è un modo meraviglioso di esplorare.

In One-Shot e la modalità Slicing, la griglia si estende. In One-Shot, è possibile lasciare che il gioco del suono fino alla fine quando si rilascia un pad, o interrompere la riproduzione con l’impostazione Gate.
In modalità Slicing, naturalmente, ogni pad è una “fetta” diversa.

In tutti i modi, si può anche cambiare il “passo” di come suona un campione, per la manipolazione ancora più melodica di un suono.
Il comando di Ableton direttamente dal display è il più raffinato che abbia mai visto. La visualizzazione è dinamica, aggiungendo i parametri utili per ciascuna modalità. E la vista della forma d’onda è chiara e facile da vedere, con zoom solo dove è necessario.

L’altro uso del display, naturalmente, è il controllo dei parametri.
La vera differenza del nuovo Push ha a che fare con la disposizione dei comandi.

Lungo la parte superiore e inferiore dello schermo ci sono pulsanti di selezione colorati. Questi notevolmente migliorano l’esperienza di selezione dei brani (nella parte inferiore) e dispositivi (nella parte superiore). Sul primo Push, lo stesso compito era composto da una serie trigger aggiuntivi.
Ora è molto facile trovare quale traccia caricare
L’altra decisione importante del nuovo Push è stata la riorganizzazione dei pulsanti sul lato destro del dispositivo. Ora sono raggruppati nello spazio a destra e a sinistra, in modo che sia più facile da trovare e ricordare le scorciatoie. Ci sono anche, finalmente, due tastiere direzionali (una per pagina e ottava, uno per la navigazione).

 

1. Controlli sono dinamici.
2. Ora Plug-in, VST e AU plug-in fanno parte del gioco con il nuovo Push.
3. Il browser è effettivamente utile di facile accesso.

 

Conclusioni
Il nuovo Push non è molto economico, 699 €. E per sfruttare appieno ciò che può fare, probabilmente si desidera anche la piena Ableton Live Suite che invece viene venduto separatamente.

Push potrebbe non essere per voi se volete un controller che funziona bene con software diverso da Ableton Live.
Ableton (e la più ampia comunità della musica elettronica) hanno speso un sacco di tempo facendo in quattro per capire se era uno “strumento”.
Il primo Push ha già dimostrato di saper lavorare con i campioni, e suonare strumenti e percussioni varie.
Cosa c’è di speciale su Push 2 è che sembra anticipare come sarà utilizzato. E’ infine, un vero e proprio campionatore. E ‘uno strumento di gran lunga migliore per “giocare”.
Sarà divertente nei prossimi mesi e anni vedendo come i musicisti lavorano con esso.

Alla prossima recensione di Manuale del Producer.